Decreto FER, c’è anche il fotovoltaico tra le tecnologie incentivate

C’è anche il fotovoltaico nella bozza di decreto per l’incentivazione delle fonti rinnovabili nel triennio 2018-2020 preparato dal ministero dello Sviluppo Economico. Il documento prevede la possibilità di incentivare potenze superiori ai 20 chilowatt (limite per accedere alle detrazioni fiscali), inserendo nei registri gli impianti fino a un megawatt di potenza, e riservando agli impianti di potenza superiore l’apertura di aste competitive tecnologicamente neutre, in cui la tecnologia solare dovrà però vedersela con quella dell’eolico onshore.
Il monte degli incentivi non potrà superare i 5,8 miliardi di euro annui, limite già in vigore per le tecnologie diverse dal fotovoltaico e che oscilla nel tempo mano a mano che alcune tecnologie escono dal regime incentivante (al 31 dicembre il contatore era assestato a 5,24 miliardi).
Il ministero ipotizza l’indizione di sette procedure d’asta e registro a scadenza quadrimestrale, a partire da novembre 2018 e fino al 2020. Per l’iscrizione ai registri degli impianti eolici e fotovoltaici si prevede una potenza incentivabile massima di 580 megawatt, mentre per le aste il volume a disposizione è di 4.800 megawatt in tre anni (per eolico e fotovoltaico insieme).
Il GSE avrà il compito di avviare procedure d’asta specifiche per impianti oggetti di interventi di rifacimento.
Il decreto prevede anche che il Gestore dei mercati Energetici (GME) avvii una consultazione volta a far nascere una piattaforma di negoziazione di contratti a lungo termine di energia da fonti rinnovabili, cui i produttori possono partecipare anche in forma associata. I prezzi a base d’asta indicati nella tabella del documento indicano per gli impianti fotovoltaici una remunerazione di 110 euro/Mwh (per impianti da 20 a 100 chilowatt), 90 euro/Mwh (da 100 a 1.000 chilowatt) e 70 euro/Mwh (oltre 1000 chilowatt).
Il documento dovrà ricevere il via libera dal ministero per l’Ambiente, dall’Autorità per l’Energia (ARERA) e dalla Conferenza unificata, prima di essere inviato a Bruxelles.
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