Aumento di capitale per Green Energy Storage
Data di inserimento: 04.06.2018 - 20:28
La start-up Green Energy Storage ha chiuso un aumento di capitale da 200.000 euro, ad una valutazione di 12 milioni di euro pre-money. Il Consiglio di amministrazione della società chiederà all'assemblea dei soci di estendere l'aumento di capitale, che ha visto una grande risposta da parte dei soci che avevano aderito alla campagna di crowdfunding del 2017 e l'ingresso di tre nuovi soci. Salvatore Pinto, presidente di Green Energy Storage, ha dichiarato: «L'aumento di capitale di Green Energy Storage, dopo i successi della campagna di crowdfunding dello scorso anno sulla piattaforma Mamacrowd, conferma che la strada intrapresa è quella giusta: il settore dello storage e delle batterie ha grandi potenzialità di sviluppo e noi italiani siamo pronti a coglierle».
Green Energy Storage, con un accordo in esclusiva per l'Europa con l'Università di Harvard, ha sviluppato un sistema di accumulo organico per le energie rinnovabili basato sul chinone, molecola presente nel rabarbaro ed in altre piante, e che si può produrre anche in via sintetica. Le batterie fluide prodotte da Green Energy Storage sono diverse dalle batterie tradizionali basate sul litio: infatti sono utilizzate su impianti di grande scala, hanno costi minori, standard di sicurezza maggiori ed hanno un impatto minimo sull'ambiente. Il team si avvale di un comitato scientifico composto da professori Harvard, Roma Tor Vergata e Fondazione Bruno Kessler, oltre che del lavoro di 15 ricercatori. Presso la Fondazione Bruno Kessler è presente un laboratorio, in cui è stato replicato l'esperimento di Harvard e si conducono oggi i test in scala e si testano le nuove chimiche ed il funzionamento di elettrodi e membrane. Green Energy Storage ha raccolto anche finanziamenti dall'Unione Europea, grazie al bando di Horizon 2020; ha siglato accordi di test con Sorgenia e Romande Energie.
© PHOTON