Anev e Italia Solare scrivono ad Arera: il mercato dei servizi di dispacciamento sia più equo
Data di inserimento: 21.10.2018 - 18:25
Le associazioni Anev e Italia Solare hanno inviato all‘Autorità per l‘Energia (Arera) le loro considerazioni sulla regolamentazione del dispacciamento dell‘energia elettrica da parte degli impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili.
Le due associazioni auspicano che l‘Autorità intervenga in maniera equa sulla disciplina, in modo tale da non creare trattamenti privilegiati per alcuni produttori «a scapito di un settore come quello delle rinnovabili che oggi va sostenuto e promosso in nome della lotta ai cambiamenti climatici e del rispetto delle normative europee».
Ai produttori da fonti rinnovabili non programmabili, infatti, vengono applicati oneri di sbilanciamento che oscillano tra 0,5 e 7 euro al megawattora. Anev e Italia Solare ritengono che i titolari di impianti rinnovabili debbano essere messi nelle condizioni di gestire nella maniera più efficace le proprie unità, in modo da minimizzare gli impatti derivanti dagli sbilanci e valorizzare il contributo eventualmente fornito al bilanciamento del sistema elettrico e la normativa deve evolvere in questa direzione.
«Un tempestivo adeguamento del quadro regolatorio – ha commentato Simone Togni, Presidente di Anev - deve intervenire consentendo agli operatori di ridurre il costo per il sistema e di penalizzare gli operatori solo per gli sbilanciamenti evitabili».
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